Il libro
• Nel corso della nostra storia millenaria, quanto siamo cresciuti in altezza?
• La statura può essere influenzata, oltre che dalle caratteristiche genetiche, anche dalle condizioni di vita di una determinata area geografica, ivi compresi l’alimentazione e il clima?
• I fattori economici e sociali hanno un ruolo chiave nella crescita dell’individuo?
• La statura può essere considerata tra gli indicatori di benessere, al pari di altri parametri quali il reddito, la salute, la longevità, il livello di istruzione e l’ambiente?
• E quale ruolo gioca la statura nella vita di ciascuno, nei comportamenti così come nelle relazioni con le altre persone?
L’autore prova a rispondere a queste domande, e a quella scherzosamente riportata nel titolo, attraverso un’ampia analisi, che spazia dalle ricerche scientifiche alle indagini storiche, fino alle descrizioni dei personaggi che appartengono all’immaginario popolare, tra cui celebri nani e giganti, nonché alla tradizione letteraria.
Ne emerge una visione caleidoscopica, in cui, accanto a considerazioni più tecniche, trova spazio la leggerezza di aneddoti rivelatori e sorprendenti.
Napoleone Bonaparte si circondava di soldati molto alti. I granatieri della guardia imperiale avevano un'altezza minima di un metro e ottantatré e indossavano un colbacco di pelo d'orso che li faceva apparire ancora più imponenti. L'imperatore, tuttavia, non sopportava le persone di alta statura, e al generale Pierre François Augereau, duca di Castiglione, che lo superava in altezza, un giorno disse: «Generale, siete più alto di me, e precisamente della testa, ma se continuerete a rispondermi insolentemente, eliminerò senz'altro questa differenza».
Rassegna stampa
- La nostra vita tra alti e bassi - «Panorama» (867,05 kB)
- Altezza è mezza bellezza? Saggio sulla statura umana di Maurizio Molan - «Letture.org» (119,48 kB)
- Storie di città, di Bruno Gambarotta - «Torino Sette» (569,53 kB)
- Una vita al top: quando la statura fa la differenza - «Bio Magazine» (1,60 MB)