Il libro
Ogni club ha le sue regole, ma qui non sono ammesse eccezioni: entra solo chi fa un mestiere quanto meno… particolare.
Il Club dei Mestieri Stravaganti è la prima raccolta di racconti di Chesterton.
Scritta nel 1905, lo scrittore, allora trentaduenne, era ancora incerto sul suo futuro artistico, diviso tra la carriera di illustratore e quella di scrittore, e molto lontano dai travagli interiori che lo avrebbero portato nel 1922 alla conversione al cattolicesimo.
Nelle sei storie che la compongono, Chesterton tentò per la prima volta la strada del «giallo filosofico», il genere letterario per cui ancora oggi è amato, come dimostra il successo senza tempo di Padre Brown.
Qui il protagonista è Basil Grant, un detective improbabile, un ex giudice sornione e vagamente mistico, allontanato dalla carica per manifesta follia e segregatosi felicemente in una soffitta che non abbandona quasi mai. Insieme a lui opera il fratello Rupert, il suo contraltare, una sorta di parodia di Sherlock Holmes e del suo famigerato metodo deduttivo.
Ogni storia ruota attorno a personaggi bizzarri, con mestieri altrettanto particolari. Persone che si sono inventate – letteralmente – un lavoro, ma attenzione: per far parte del club, questi mestieri stravaganti devono essere la sola fonte di guadagno, e bisogna essere gli unici a farli «professionalmente».
E, più oltre, c’è Londra, descritta, a giudizio di molti critici, come poche altre volte nella storia della letteratura, un reticolo sordido di strette vie e angoli bui che lo scrittore amava profondamente.
Chesterton costruisce in queste pagine alcune delle storie meglio congegnate della sua intera produzione, nelle quali la riflessione filosofica si intreccia alla trama senza appesantirla e la freschezza dell’immaginazione si combina a una scrittura come sempre densa e stimolante.
Rassegna stampa
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L’inquietante motivo della visita del reverendo - estratto dal libro su «Cattedrale»
- Una divertente parodia dei classici racconti gialli - «La Provincia» (151,31 kB)
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Letture, torna Chesterton con i suoi "mestieri stravaganti" come cura dell'anima - «AciStampa»
Le sei storie ruotano attorno a personaggi bizzarri, imprevedibili, che si sono inventati un mestiere stravagante, appunto, non un hobby, ma proprio un lavoro con cui campare. E tutti si ritrovano in una girandola di avvenimenti inesplicabili, a prima vista, ma rapidamente resi comprensibili. Vite e storie sullo sfondo di una Londra buia e nascosta, che si apre, all'improvviso, alla felicità.