Il volto oscuro dell'ecologia
Che cosa nasconde la più grande ideologia del XXI secolo?
Collana I Draghi
Il libro
Il futuro della Terra è una delle grandi paure del nostro tempo. A ogni terremoto, inondazione, carestia, ma anche soltanto quando in estate la temperatura sale oltre la media stagionale, si levano voci allarmate che denunciano l’insipienza dell’uomo, la sua avidità, i suoi eccessi egoistici. L’uomo è considerato da molti il più temibile nemico della Natura. E il progresso, la società industriale, il mercato vanno combattuti perché si fondano sullo sfruttamento delle risorse ambientali.
Come dobbiamo valutare queste idee, che da un lato sembrano avere dalla loro l’evidenza scientifica e dall’altro sono espresse con un linguaggio apocalittico e ossessivo? A giudizio di Laurent Larcher l’ecologismo è un’ideologia dai contorni vaghi e dalle molteplici anime, nella quale convivono pregiudizi intellettuali e interessi di parte, faziosità e falsi miti, che nulla hanno a che vedere con un’autentica preoccupazione per l’ambiente e con un’azione politica responsabile e lungimirante. La disamina di Larcher va alla radice dell’Ideologia Verde, analizza i suoi testi ispiratori, i temi chiave (l’animalismo, la Terra come organismo vivo, il Paradiso Perduto, i popoli incontaminati, Atlantide…), studia i suoi «profeti» più ascoltati (da Aldo Leopold a Arne Næss, a James Lovelock, da Lynn White a Eugen Drewermann, da Alain de Benoist a Daniel Cohn-Bendit, fino ad Al Gore). Soprattutto, la mette a confronto con il pensiero cristiano sull’uomo e sul creato, instillando nel lettore più di un dubbio sulle sue reali intenzioni. Che dietro le nobili rivendicazioni dell’ecologismo si celi in realtà un radicale – e davvero pericoloso – antiumanesimo?