Il libro
In L’uomo che amava le isole un uomo sogna di possedere un’isola, di divenire il signore e il centro di un piccolo mondo separato che sia creazione e specchio della sua personalità.
Ma né gli uomini, né la natura si lasciano facilmente trasformare in specchio di qualcuno.
Quello che doveva essere un idillio si trasforma in un braccio di ferro sempre più disperato, e l’avventura iniziata con l’acquisto di un’isola si conclude con il trionfo della natura, mentre il protagonista è costretto a restringere sempre di più i confini del proprio mondo, fino a racchiudervi solo sé stesso.
Rassegna stampa
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Isole e desideri che si avverano - Andrea Storti su «Le mele del silenzio»
A fine lettura viene spontaneo pensare a quel modo di dire che fa: attento a quello che desideri perché potrebbe avverarsi. È un po’ quello che succede al protagonista del racconto. Lui vuole isolarsi dal mondo e finisce col rimanere completamente solo e quasi estraneo alla stessa umanità, abbandonato anche dal suo corpo e oppresso dalla natura. Ma non si tratta solo di decostruire un sogno ma anche il modo in cui sogniamo.
- Cosa leggere in vacanza? Guida al libro giusto da mettere in valigia - Daniele Abbiati su «Il Giornale» (346,95 kB)
- Divi che leggono: «L'uomo che amava le isole» su «Diva e Donna» (207,83 kB)