Vittorio De Sica. Ladri di biciclette

Giaime Alonge

Collana Universale / Film

  • Pubblicazione: 1 gennaio 2007
  • Pagine: 112
  • Illustrazioni: 16 b/n f.t.
  • Formato: 13,5x19
  • ISBN: 9788871806112
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Il libro

Al momento della sua uscita, Ladri di biciclette riscosse ampi consensi nel mondo intellettuale: in un’intervista, Pavese definì De Sica il più grande narratore italiano contemporaneo. Il film ebbe pure un discreto successo di pubblico, ma incontrò una fiera opposizione da parte dell’opinione pubblica conservatrice, che tacciò il soggetto di venature comunistoidi, e individuò nel film la presenza di elementi giudicati immorali. All’estero fu subito accolto come un capolavoro, e nel 1949 ottenne l’Academy Award per il miglior film straniero.

In un suo saggio, Bazin definì Ladri di biciclette l’espressione più pura del neorealismo, «il centro ideale intorno al quale gravitano entro la loro orbita particolare le opere degli altri grandi registi». Se questo giudizio può apparire eccessivo, è indubbio che Ladri di biciclette si presenti, oltre che come uno dei momenti più alti della carriera di De Sica, anche come una sorta di tipo ideale del neorealismo, anzi come il film neorealista per eccellenza.

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