Comunicato stampa: Lindau con Laterza per soluzioni alternative
Il comunicato stampa diffuso ieri dall'Associazione Italiana Editori a conclusione del Consiglio generale è un concentrato di ipocrisie, indegno di una istituzione che dovrebbe rappresentare una voce importante della cultura italiana e non soltanto una consorteria di mercanti.
È sufficiente dire che l'Aie dichiara la necessità di dar vita a un grande progetto per il libro e per bene avviarlo decide di affossare l'unico grande appuntamento nazionale dedicato al libro che conosce da trent'anni un successo crescente.
Ed è sufficiente aggiungere (da mettere nel conto dell'ipocrisia) che l'Aie si dichiara comunque disponibile a collaborare con Torino e per far questo punta a organizzare un salone a Milano grosso modo negli stessi giorni di quello di Torino.
Una cosa è però chiara ed è bene che il ministro Franceschini e tutti i rappresentanti delle istituzioni ne siano consapevoli: l'Aie non rappresenta più gli editori italiani. Ne rappresenta alcuni ma non tutti (come del resto ci ha ricordato la decisione della casa editrice E/O di lasciare l'Associazione). E è ora che gli altri - quelli che non si sentono più rappresentati - prendano l'iniziativa e creino altre forme di presenza e collaborazione.
Per quanto ci riguarda ribadiamo l'invito a costituire un Coordinamento nazionale a favore del Salone Internazionale del Libro di Torino e per una politica del libro e della lettura, e per questo accogliamo subito l’invito di Giuseppe Laterza ad incontrarci per parlare della questione in un luogo terzo come la grande biblioteca Salaborsa di Bologna, e «metterci tutti intorno a un tavolo per capire cosa fare di serio per promuovere la lettura!».
Ezio Quarantelli
Direttore Editoriale
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