Frankenstein

Mary Shelley

Collana Biblioteca di classici

  • Pubblicazione: 1 marzo 2024
  • Pagine: 400
  • Formato: 12,7 x 19,8
  • ISBN: 9791255840657
  • A cura di: Sara Noto Goodwell
  • Traduzione: Sara Noto Goodwell
  • Prefazione: Nicoletta Vallorani
  • prezzo: € 24,00
    - Sconto 5%: € 22,80
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Il libro

«La capacità di inventare, bisogna ammetterlo con umiltà, non consiste nel creare qualcosa dal nulla, ma dal caos». 

Mary Shelley

Minacciosa per definizione, ecco la Creatura nasce da lì, emerge dal caos.

Senza volerlo – o almeno facendoci credere di non averlo voluto davvero – Mary Shelley regala alla letteratura uno dei suoi personaggi più efficaci, negandogli un nome e una vita, e probabilmente rispecchiandovi parte della sua stessa unicità di donna della sua epoca.

Scritta da un’esordiente appena diciannovenne, l’«opera germinale» di Mary Shelley, cui arrise presto un eccezionale successo di pubblico, ha attribuito definitiva cittadinanza nell’immaginario collettivo ad alcune stereotipie assai longeve, che tenderanno ad assumere nel corso del tempo un’importanza via via maggiore, fino a divenire miti ineludibili della modernità.

Il lacerante conflitto tra un Creatore deluso e la sua Creatura ripudiata, l’obbrobrio del Mostro generato dalla luciferina presunzione dell’Uomo, la responsabilità (e, infine, la colpa) derivante dalle formidabili applicazioni di una scienza cieca e superba... questi e altri temi sottesi al plot della vicenda offrono tuttora appiglio ad altrettante riflessioni, infondendo una nuova scintilla vitale nel guazzabuglio di membra che torna ad agitarsi sotto i nostri occhi.

E nel percorso pendolare di allontanamento/avvicinamento che si è dipanato nel tempo, compare ciclicamente il tentativo di riscoprire il significato profondo del «testo fonte».

 

L'edizione del 1818 e quella del 1831 a confronto

La prima edizione critica del testo del 1818, a confronto con quello del 1831, licenziato secondo le volontà dell'autrice

Frankenstein o il Nuovo Prometeo, il testo del 1818, apparve originariamente in forma anonima, qui collazionato, in apparato e annotazioni, al testo dell’ultima edizione del '31, quella licenziata secondo le volontà di Mary Shelley.

Con questo volume curato dal collettivo Sara Noto Goodwell, il lettore italiano potrà godere per la prima volta dei due testi a confronto (London: Printed for Lackington, Hughes, Harding, Mavor, & Jones, 1818 e London: Henry Colburn and Richard Bentley, 1831), di cui si riportano integrazioni, varianti e restauri, anche grafici e interpuntivi, oltre che lessicali, laddove giudicati di particolare interesse per una storia definitiva della ricezione del testo.

Questa edizione critica ha l’ambizione di essere un «punto fermo» nella vicenda ecdotica del capolavoro maryshellyano in Italia, e vuole essere una occasione per favorire una «riscoperta» dell’opera, anzi, proporre un «ringiovanimento attualizzante».

Contenuti extra

Sara Noto Goodwell è un collettivo «aperto» di scrittori, traduttori e curatori. Al momento ne fanno parte Aurelia e Massimo Scorsone.

Rassegna stampa