Gijs van Hensbergen
Gijs van Hensbergen è un architetto e storico dell’arte.Il libro
Oggetto di ammirazione appassionata ma anche di sospetto, la figura di Antoni Gaudí (1852-1926) incombe sul XX secolo come quella di un gigante, stupefacente, enigmatico, arcano. Le sue opere, a lungo penalizzate dal silenzio imposto dal regime franchista a tutta la cultura catalana, hanno cominciato da alcuni anni ad attirare l’attenzione degli studiosi e a suscitare una curiosità popolare di proporzioni inedite.
Oggi Gaudí è forse l’architetto del ’900 più amato e controverso. Capostipite del modernismo catalano o scheggia impazzita dell’Art Nouveau, genio visionario o artigiano eclettico e privo di originalità, talento scontroso e misantropo o artista politicamente impegnato simbolo della Renaixença della Catalogna?
Se i suoi capolavori (dall’immenso cantiere medievale della Sagrada Família al Park Güell, da Casa Battló a Casa Milà, per non citarne che alcuni) sono stati oggetto di analisi meticolose, la sua vita è sempre rimasta sullo sfondo. Eppure presenta molteplici motivi di interesse, a cominciare dalla sua personalità complessa e in apparenza contraddittoria. I contemporanei lo descrivono dandy e barbone, nobile e meschino, mistico ed eccentrico, solitario e patriota. Per non parlare della sua fede cattolica talvolta spinta all’eccesso (il digiuno quaresimale del 1894 lo portò quasi in punto di morte), del perfezionismo esasperato nel lavoro, dell’attenzione costante alla salute e al benessere degli operai che lavoravano nei suoi cantieri, del rapporto, stretto e fecondo, con Eusebi Güell, grande mecenate e grande amico.
Con questa biografia, acclamata dalla critica di tutto il mondo, Gijs van Hensbergen scava in profondità nell’anima e nelle idee di un genio dell’arte di ogni tempo, realizzando un affresco in cui rivive la storia di Barcellona e del suo milieu politico e culturale in anni cruciali per la cultura europea.