Giuseppe Toniolo

Alle origini della dottrina sociale della Chiesa

Oreste Bazzichi

Collana I Pellicani

  • Pubblicazione: 1 aprile 2012
  • Pagine: 192
  • Formato: 14x21
  • ISBN: 9788871809885
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Il libro

Un sociologo e un economista beatificato? Proprio questo è toccato in sorte al trevigiano Giuseppe Toniolo (1845-1918), studioso, organizzatore di cultura e fra gli ispiratori della dottrina sociale della Chiesa.

Il carisma che lo caratterizza è costituito dalla sua complessiva visione e comprensione dei «segni dei tempi»: la precaria e incerta condizione dei cattolici italiani fra il 1870 e la nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo (1919), avvenuta appena un anno dopo la sua morte. Immerso in questo clima storico-politico, Toniolo sviluppa un cattolicesimo sociale moderato e riformista e, al contempo, in un’epoca in cui le grandi masse si affacciano per la prima volta sulla scena, sceglie una via alternativa a capitalismo e socialismo, prendendo quel tanto che c’è di buono in entrambi, teorizzando la cultura della persona umana nell’economia e il rapporto che questa deve avere con l’etica per costruire una società all’insegna della solidarietà e della sussidiarietà.

La sua figura occupa un posto importante nella storia del pensiero e dell’organizzazione del laicato cattolico: Toniolo fondò a Padova l’Unione Cattolica di Studi Sociali, collaborò con l’Opera dei Congressi, riorganizzò l’Azione Cattolica, promosse la prima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, creò la «Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie» e, nel 1894, formulò il primo programma politico cristiano democratico, il «Programma dei cattolici di fronte al socialismo». Fu pure tra i fondatori della FUCI e a lui si deve la prima idea di quella che sarebbe diventata l’Università Cattolica. D’altra parte è anche lunga e importante la serie delle sue pubblicazioni, che rispecchiano l’eccezionale vastità e fecondità del suo lavoro di ricerca e riflessione.

Questo agile profilo biografico curato da Oreste Bazzichi delinea efficacemente la parabola di un uomo che ha saputo coniugare fede e vita professionale, partecipazione religiosa e attività laicale, rigore scientifico e solidarietà, impegno sociale e vita spirituale.