Il Paradiso alla porta

Saggio su una gioia scomoda

Fabrice Hadjadj

Collana I Pellicani

  • Pubblicazione: 26 gennaio 2017
  • Pagine: 480
  • Formato: 14x21
  • ISBN: 9788867086344
  • Traduzione: Ugo Moschella
VERSIONE CARTACEA
  • prezzo: € 31,00
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Il libro

Sembra più facile appassionarsi alla lettura dell’Inferno di Dante che a quella del Paradiso, che può apparire come un nulla immacolato. Ma il Paradiso dantesco è più variato e violento dell’Inferno. Lì, Beatrice dichiara al poeta: «S’io ridessi tu ti faresti […] di cenere». Ecco perché mettiamo il Paradiso alla porta: temiamo la sua gioia esigente. E allora ci fabbrichiamo un piccolo paradiso artificiale, rassicurante: un inferno molto rispettabile.

Certo, non si tratta di fuggire verso un altro mondo immaginario, né di regredire verso il paradiso terrestre della Genesi, che, lo sappiamo, è definitivamente perduto. Alla nozione di un aldilà opponiamo a buon diritto l’esigenza di vivere hic et nunc. Ma non riusciamo mai a essere veramente qui, adesso. Ed è a questo punto che il vero Paradiso rivela il suo paradosso e si difende dalle sue parodie: non è evasione verso un altrove, ma grazia lacerante di essere infine presenti a tutti e a ciascuno, in un’apertura sinfonica, una creatività corale.

Questo libro è un invito a percorrere un itinerario attraverso la filosofia, la teologia e le arti.

Da Nietzsche a san Tommaso, da Baudelaire e Proust a Bernini, da Sade a Mozart, per accostarsi a ciò che il Paradiso ha di più terribile e di più bello: la ferita della sua beatitudine. Non si tratta di una consolazione, ma di una convocazione a quella gioia che deve farci perdere ogni contegno – come un clown – e distruggere ogni contentamento – come un fiume che è sé stesso solo nel riceversi e nell’offrirsi senza fine.

Nella stessa collana

Beati i puri di cuore, perchè vedranno Dio Salvatore Mannuzzu , Goffredo Fofi

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