Il libro
Pubblicato per la prima volta in Germania nel 1955 e mai tradotto in italiano, Il corpo umano e la danza raccoglie il pensiero di Walter F. Otto intorno al fenomeno della danza, pensato non tanto come atto performativo quanto come originaria risposta del corpo umano all’incontro con l’essere, col tacito disvelarsi del divino nel mondo.
Denso di riflessioni suggestive che si inquadrano nel contesto della filosofia del mito che ha reso celebre Otto, il saggio accompagna il lettore alla scoperta della danza come espressione della parte più profonda e ancestrale del nostro essere, mettendola in relazione non solo con le origini del teatro greco e con i culti dionisiaci, ma anche con la mistica di Cusano e la teoria morfologica di Adolf Portmann: «Se noi consideriamo la danza originaria una forma di presentazione di sé, possiamo e dobbiamo chiederci cosa sia questo “sé” […]. Quando l’uomo riesce ad essere appieno ciò che realmente è nel profondo, ovvero vivente forma originaria, egli non è più semplicemente sé stesso – il limite è tolto; è compagno delle essenze e delle potenze dell’essere; è inghiottito nell’eterno, accolto in Dio».