Il libro
Le guerre finiscono con la vittoria o la sconfitta. L’11 settembre 2001 le frange radicali dell’Islam hanno dichiarato guerra all’Occidente. Dopo diciassette anni di conflitti e attentati, che hanno causato la morte di 1500 europei, stiamo perdendo. Ci siamo ritirati dai fronti militari con la coda fra le gambe, ci siamo abituati all’orrore nelle nostre strade, abbiamo cantato Inshallah al Bataclan, abbiamo accettato che i nostri confini crollassero consentendo a milioni di varcarli, abbiamo tradito Israele e abbandonato i cristiani d’Oriente, abbiamo liquidato la tradizione giudaico-cristiana su cui l’Europa è fondata.
La causa di tutto questo non sono soltanto gli islamisti asserragliati nei ghetti dell’«Eurabia», ma anche i relativisti, gli edonisti e i decostruzionisti. L’Occidente è ancora forte militarmente, ma si è suicidato culturalmente.
Non pensiamo più che ci sia qualcosa per cui valga la pena lottare. Siamo arrivati stanchi alla sfida dell’islam radicale.
Se non ritroveremo la volontà di difendere la nostra cultura e i nostri valori, la nostra civiltà finirà prima con uno schianto e poi con un lamento.
Rassegna stampa
- Il falò della cultura occidentale: su «Il Foglio» la prefazione di Ryszard Legutko (494,85 kB)
- L'Europa che ha rinnegato sé stessa perderà la guerra contro l'islam: su «La Verità» la prefazione di Richard Millet (449,76 kB)
- L'Occidente che rinnega la sua storia si sta suicidando e non se ne accorge - Silvana De Mari su «La Verità» (225,75 kB)
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La passione spenta dell’Europa: intervista a Giulio Meotti - «L'Informale»
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Senza lo scudo di Perseo - Niram Ferretti su «Caratteri Liberi»
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Conversazione con Giulio Meotti - Intervista di Adriano Angelini Sut su «Atlantico Quotidiano»