Il libro
Tra tutti i generi ai quali Hollywood ha dato i natali il western è senza dubbio il più originale, generato dall’humus stesso dell’America, dai suoi personaggi, dai suoi paesaggi. Inizialmente considerato come una forma di divertimento popolare, fu rivalutato dalla critica francese degli anni ’50 che, sotto la guida di André Bazin, iniziò a considerarlo come «il cinema americano per eccellenza», una delle forme più riuscite di un’arte nella quale si esprimevano registi e attori del calibro di John Ford, Howard Hawks, Raoul Walsh, Anthony Mann, John Wayne, James Stewart, Gary Cooper…
L’autrice ripercorre in maniera chiara ed esaustiva un intero secolo di cinema western: dalle pellicole del periodo muto in cui si assiste alla nascita di un nuovo genere, ai film degli anni ’40-’50 (Sfida infernale, Il fiume rosso…), periodo d’oro del cinema di cowboy, per giungere al western «politico» e violento degli anni ’60-’70 (Soldato blu, Il mucchio selvaggio…) e a quello più recente, crepuscolare e malinconico (Gli spietati, Dead Man…).