Il libro
«Wendell Berry ha tracciato un sentiero che ci ha ricondotti alla natura non più come spettatori, ma come partecipanti a pieno titolo.
Ho divorato tutti gli scritti di Berry che ho potuto trovare».
– Michael Pollan
In questa raccolta di saggi, da uomo e da contadino, Wendell Berry riflette sui problemi dell’agricoltura contemporanea e ci indica un cammino non solo auspicabile ma già perseguito da molti, in cui ritorna centrale la gestione responsabile e amorevole della terra e delle creature che su di essa vivono, in cui il coltivare si fonda su principi sostenibili, ecologici e biologici, piuttosto che su principi meccanicisti orientati a ottenere proventi tanto rapidi quanto dannosi. Un cammino in cui nessuno può più permettersi di ignorare i processi di produzione che portano sulle nostre tavole ciò di cui ci nutriamo.
Se torneremo a essere consapevoli che «mangiare è un atto agricolo»‚ inevitabilmente lo saremo anche di tutto quanto vi è connesso e ci preoccuperemo del benessere delle generazioni presenti e future e dunque della natura, di quel luogo che ci ospita e in cui cresce ciò che ci permette di esistere.
La massima del poeta-agricoltore americano Wendell Berry, «mangiare è un atto agricolo», non appartiene alla cultura di massa. Un abisso culturale ci separa dalle nostre radici materiali, ed è dovuto in larga parte a questa ignoranza dei consumatori lo scarso peso politico di contadini, allevatori e pescatori.
– Michele Serra, «La Repubblica»
Il manifesto di Wendell Berry
Contenuti extra
Manifesto. Il fronte di liberazione del contadino impazzito: leggi l'estratto sul blog!
Rassegna stampa
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L’etica del cibo ci renderà liberi, Wendell Berry: "Mangiare è un atto agricolo" - «Corriere della Sera»
- Anche il cibo produce alienazione - Massimo Zamboni su «La Lettura» (421,11 kB)
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Il ritorno alla terra di Wendell Berry - Sandro Marano su «Barbadillo»
- L'agricoltura che produce cibo per l'anima - Claudio Risé su «La Verità» (507,13 kB)