Christiane Desroches-Noblecourt
Daniel Elouard
Il libro
Una delle più autorevoli studiose della civiltà egizia ci introduce ai miti e ai simboli di questa antica cultura, attraverso un viaggio che segue il corso del Nilo, il fiume sacro, cardine della sua storia e prosperità, facendoci scoprire i popoli del Sud e del Nord, il deserto e le acque della fecondità, le pietre e il sole.
Il mito di Iside e Osiride, Horus, Amon, Hator, la stella Sothis che appare ad Abu Simbel dopo settanta giorni di assenza prima che il Sole si manifesti all'orizzonte (un prodigio che dava inizio al calendario egizio), le piramidi, le mummie... tutto ciò continua a popolare l'immaginario dell'Occidente perché i simboli in cui viveva immerso l'Egitto toccano il cuore degli eterni misteri della vita e della morte.
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«Bisogna ammirare i templi alle prime luci dell'alba, come un tempo facevano i sacerdoti che vi officiavano, e assistere al sorgere del sole magico che illumina le due facciate, ravvivando intensamente le statue scolpite nell'arenaria rosa. Anche se lo si prova davanti a tutti i templi egizi, lo spettacolo di Abu Simbel è indimenticabile perché, più che altrove, l'ambiente vi si presta. Evoca il risveglio di un mondo al sorgere dell'astro diurno vincitore delle tenebre; un soffio leggero ma penetrante anima ogni cosa e, in questo deserto in cui serpeggiava il fiume sacro, uccelli spuntati chissà da dove si mettevano a cantare».