Una vita da film
Come il cinema e la filosofia possono aiutarci a vincere le sfide della vita
Collana Le Querce
Il libro
La vita umana ha un senso? E se sì, quale? Da che cosa o da chi proviene? E che senso ha, o può ricevere, la nostra vita, l’unica che davvero ci appartiene?
In uno stile chiaro e divulgativo, il testo va alla ricerca di possibili risposte con l’aiuto della filosofia e del cinema, considerate due attività sorelle, in costante e serrato dialogo tra di loro. Sette film famosi (Il Gladiatore; Carlito’s Way; Se mi lasci ti cancello; Déjà vu; Oxford Murders; Una settimana da Dio; Io, robot) sollecitano e introducono altrettante riflessioni filosofiche sul mistero dell’esistenza che chiamano in causa Aristotele, Marco Aurelio, Leibniz, Nietzsche, Heidegger, Wittgenstein, e tanti altri ancora.
I temi affrontati – la libertà e la necessità, la memoria e la progettualità, l’etica dei principi e quella delle conseguenze, la razionalità e il sentimento – sono argomenti cari al dibattito filosofico di ogni tempo, ma in questo caso sono considerati a partire dalla loro concreta incarnazione nelle vicende esemplari dei protagonisti dei film. Dall’indagine emerge quale filo rosso decisivo il concetto di biografia, una vita che da puro fatto biologico si trasforma in evento propriamente umano, il cui senso è affidato alla libertà e alla responsabilità di ciascuno.
Di qui l’invito rivolto al lettore a «fare della propria vita un film», non nel senso di vivere come in una favola tanto eccezionale quanto illusoria, ma nel senso ontologico e morale di trasformare il proprio essere al mondo in un’avventura ricca di significato, carica di quel valore che solo la consapevolezza e la libertà possono conferirle.