- Pubblicazione: 10 giugno 2022
- Pagine: 96
- Formato: 14x21
- ISBN: 9788833538204
- prezzo: € 13,00- Sconto 5%: € 12,35
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Argomenti:
- Attualità
Il libro
Dopo quattordici anni di silenzio in «stato vegetativo», Alessandro Pivetta si racconta attraverso la voce di Fabio Cavallari, amico di famiglia, scrittore attento e vicino alla disabilità, alla condizione dei malati terminali e a quanti combattono ogni giorno al loro fianco la battaglia per una vita degna e piena.
«Mi chiamo Ale. All’anagrafe Alessandro Pivetta. Abito a Pordenone. Ho trentaquattro anni. Non parlo dalla mattina del 15 agosto 2005. Lo so, è un silenzio prolungato, ma non si tratta di mutismo selettivo e non ho neppure un problema alle corde vocali. È una grana un pochino più complessa. Diciamo di difficile soluzione. È vero non cammino neppure. Non muovo le braccia. Non rido? Beh, questo lo lascio dire a voi. Io ho riso molto in questi anni. Non ve ne siete accorti? Sinceramente è un problema vostro.»
Comincia così il monologo di Alessandro. La sua vita è la sua malattia. Ogni pensiero, ogni sentimento, ogni relazione muove da lì e da lì prova ad andare oltre, a volte riuscendoci, a volte no, in compagnia dell’esistenza di prima – i ricordi, le amicizie, i sentimenti, i progetti – e dei mille problemi legati alla sua condizione. Ironico, lucido e poco accomodante, il linguaggio di questo libro si sposa con l’età di un ragazzo che ha vissuto troppo poco per accontentarsi di giudizi preconfezionati o di consolazioni superficiali. Le sue parole a favore della vita offrono la possibilità che il dubbio lieviti in noi e che la domanda sull’umano rimanga imprescindibile. Alessandro non c’è più, è morto il 21 gennaio 2020, ma la sua voce «canta» libera nella babele della modernità conformista: «Io metto in dubbio le vostre certezze, scavo buchi nelle vostre fragilità, vi pongo spalle al muro da sdraiato».
Contenuti extra
Rassegna stampa
- Per dare voce al silenzio altrui - «L'Osservatore Romano» (292,69 kB)
- "Io sono vivo e voi siete morti" monologo di Ale in stato vegetativo - «Tempi» (856,43 kB)
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Perché non si parla di tutti i “Fabio” che scelgono la vita? - «Tempi.it»
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La gioia di vivere di Ale che smaschera l'eutanasia - «LaNuovaBQ.it»
Un giovane calciatore in “stato vegetativo” per 14 anni, curato amorevolmente a casa dai suoi cari, e che proprio in quegli anni ha raggiunto vette di vita e di umanità che il mondo - vittima dei dogmatismi eutanasici - ignora. Esce in un libro, "E adesso parlo io", la storia di Alessandro Pivetta, tornato al Padre a 34 anni, raccontata dal giornalista Fabio Cavallari.