Kanoko Okamoto
Okamoto Kanoko (1889-1939), nata in un’agiata famiglia di notabili e possidenti, cominciò molto presto a dedicarsi alla scrittura, stimolata anche dalla frequentazione con autori emergenti del livello di Tanizaki Jun’ichirō. Collaborò con le più importanti riviste letterarie giapponesi e trascorse lunghi periodi in Europa e negli Stati Uniti. Esordì come prosatrice con il racconto Tsuru wa Yamiki («L’airone infermo», 1936), ispirato agli ultimi giorni dello scrittore Akutagawa Ryūnosuke, cui fecero seguito in rapida successione alcune delle novelle più celebri della moderna narrativa nipponica: Boshi Jojō («Idillio materno», 1937), Kingyo Ryōran («Frotte di pesci rossi», 1937), Rōgishō («Ritratto di vecchia geisha», 1938), Kawa Akari («Fiume di luce», 1938), oltre all’ambizioso romanzo psicologico Shōjō Ruten («La ruota della vita», postumo, 1939).