Il libro
La necessità di sostituire gli attuali veicoli azionati da motori termici con veicoli elettrici per raggiungere una mobilità eco-sostenibile è diventata un argomento alquanto divisivo. C’è chi ritiene che soltanto così si possano ridurre le emissioni inquinanti e di gas serra – secondo i più estremisti, si possa «salvare il mondo» – e chi sostiene che si tratti di un’inutile operazione ideologica, che impoverirà la nostra società, in particolare quella europea, senza raggiungere alcun risultato utile.
Anche la politica si è impadronita di questo tema, dividendosi in una sinistra «progressista» – che propone (e ha fatto approvare in Europa) il bando dei motori termici entro un termine incredibilmente vicino (2035) – e in una destra «conservatrice» che tenta di far annullare o quanto meno di far slittare questa decisione.
Eppure il problema non è politico o ideologico, ma prettamente «tecnico». Questo breve saggio vuol approfondire proprio tale aspetto, cercando di rispondere ad alcune domande essenziali: la tecnologia del veicolo elettrico è sufficientemente evoluta da consentire una produzione su larghissima scala? I veicoli elettrici attualmente realizzabili sono effettivamente in grado di ridurre l’inquinamento e le emissioni di gas serra, o avranno l’effetto opposto? Quali sono le conseguenze sociali e persino geopolitiche di una completa elettrificazione dell’attuale parco veicoli?