Colori d'autunno

Henry D. Thoreau

Collana Piccola biblioteca

  • Pubblicazione: 26 settembre 2019
  • Pagine: 96
  • Formato: 11x17
  • ISBN: 9788833532127
  • A cura di: Massimo Scorsone
  • Traduzione: Massimo Scorsone
  • prezzo: € 9,50
    - Sconto 5%: € 9,03
Spedizione gratuita per ordini superiori ai 25 €

Il libro

Che Thoreau riconoscesse nella Natura la dispensatrice di ogni bene e il vero e imprescindibile contesto di riferimento per l’esistenza umana, è noto soprattutto attraverso Walden (1854). Ma in quella che è la sua opera più nota, come anche in Camminare e in Mirtilli o L’importanza delle piccole cose, il rapporto con l’ambiente naturale è importante per la vita dell’uomo in generale. A emergere invece in questo breve saggio dedicato ai colori autunnali – apparso per la prima volta sull’«Atlantic Monthly» nell’ottobre 1862 – è la sua ricaduta puramente estetica.

La Natura ogni anno mette a disposizione un raccolto immenso che non si riduce affatto a quello che mangiamo. C’è «un’altra sagra dei frutti, e su scala infinitamente più grande» che nutre in modo specifico il nostro gusto per il bello. Di questo tesoro perlopiù ignorato fanno parte i colori di cui si rivestono le campagne del New England dalla tarda estate in poi, nei mille toni di verde, giallo, rosso e viola di erbe, cespugli e alberi. Sono questi che entrano nell’erbario puramente descrittivo di Thoreau, nell’ordine in cui si offrono alla vista a partire dalla fine di agosto. Un vero splendore di cui quasi non ci accorgiamo, interessati soltanto a quanto risulta concretamente utile, mentre ogni pianta, anche la malerba, ha la sua ragion d’essere nella capacità «di conferire forma visibile a qualche nostro pensiero o emozione». La Natura mantiene infatti utilità e bellezza ben distinte, ma organicamente assortite, per rispondere a tutte le esigenze umane. Basta solo alzare lo sguardo per accorgersene. E capire di essere già in paradiso.

Ottobre è il mese delle fronde dipinte.
È allora che prendono a brillare
in tutto il mondo del loro sontuoso fulgore.
Come i frutti e le foglie, – anzi come il giorno stesso –,
poco prima di morire, si vestono di colori luminosi,
così fa l'anno prossimo al suo termine:
ottobre è il suo cielo al tramonto;
novembre, il crepuscolo che a quello segue.

Nella stessa collana

Non mi lasciare di Oddone Camerana Oddone Camerana

Non mi lasciare

Letti di Groucho Marx Groucho Marx

Letti

La filosofia della barba Thomas S. Gowing

La filosofia della barba