Il libro
«Scarface è un film molto più complesso di quel che sembra. Innanzitutto perché costituisce il punto d’arrivo di un genere, destinato, dopo la sua uscita, all’estinzione, e il punto di partenza di un regista che sta definendo un proprio stile. Poi perché le sue diverse sfaccettature lo portano a guardare contemporaneamente in direzioni diverse. Verso l’America, la sua organizzazione sociale (la malavita), geografica (la vita nelle città) ed economica (il capitalismo); verso un pubblico che la Grande Depressione ha reso sensibile ai temi della ricchezza e del benessere; verso una serie di film – i gangster-movie – che con la loro popolarità hanno vivacizzato il dibattito sulla valenza morale del cinema hollywoodiano; verso un sistema di comunicazione ed espressione, il giornalismo, che ha a sua volta elaborato un modello di rappresentazione della violenza urbana; verso uno stile di narrazione che viene messo in crisi dai metodi di regia dei cineasti europei approdati a Hollywood; verso un cinema che sta appena ora adattandosi alla novità del sonoro.»
– Howard Hawks