Una «cronaca famigliare»
Inseparabile è il libro che fa dittico con L’ospite, pubblicato otto anni prima, ma qui Emiliano – l’«ospite» che cresce – più che un protagonista è il filo conduttore di una trama complessa, che coinvolge più persone. Non è più «un piccolo dio», ma è attore involontario e vittima innocente intorno a cui continua a ruotare il mondo non sempre provvido degli adulti, ognuno con diverse gradazioni di ruolo e di coinvolgimento.
Il tutto visto sempre dagli occhi di quella nonna, Lalla Romano, che dice io: un io che scrive assai prossimo all’io che vive. Il rapporto fondamentale nel libro (già presente ne L’ospite) continua a riguardare in primis il nipote e la nonna, pur essendoci più campo per gli altri comprimari: Marlène, la mamma di Emiliano; Piero («Papeo»), il suo papà (nonché figlio della scrittrice, con cui i rapporti sono complicati da sempre); il solidale nonno Innocenzo; il diffidente Dionigi, nuovo compagno della madre, e altre figure minori.
Sono le emozioni e i sentimenti i veri protagonisti del romanzo.
Ed è nel loro intreccio tutto umano, seguito dall’autrice con acuta e lucida sensibilità, che si formano la trama narrativa e le vivissime fisionomie dei personaggi.
L'incipit
«Lei è misteriosa. Forse perché non parla; ma è qualcosa di più sottile e insieme di più disarmante. Riconosco di essere sempre stata un po’ innamorata di lei: da ciò la timidezza che questa condizione comporta (considerandolo un amore non corrisposto: ma chi sa?). Piero è segreto, piuttosto che misterioso. E il segreto esiste; infatti è volontario. Mentre il mistero può essere – anzi, è – frutto di fantasia. Nemmeno lui parla; però scrive, anche se raramente, e scrive in modo lucido, corposo, perfino quando usa, come fa ora, il linguaggio criptico delle favole e delle allegorie. Penso anzi che ricorra a questo linguaggio un po’ incantato per esprimere e insieme conservare il suo segreto. Il quale è legato in gran parte al mistero di lei. Sì, è un circolo. Il sorriso di lei è sempre aperto, diretto, come appariva nella sua fotografia di bambina, che un tempo era appesa nell’officina di Piero, e che non esiste più. La sua voce è squillante e luminosa, quando lei si fa viva al telefono che ha taciuto a lungo, e io quasi non spero più. Si annuncia col suo nome e poi risponde, più o meno a monosillabi. Ma il mistero non è oscuro; è soltanto indecifrabile, perché non rimanda ad altro che a se stesso. (…)».
Rassegna stampa
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Un testo scandito solo dall'essenziale, una dolente epigrafe dei sentimenti - Rossella Lo Faro su «Retablo di parole»
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Il dolore della separazione in «Inseparabile» di Lalla Romano - Federica Guglietta su «Il lunedì dei libri»
Una dolorosa separazione arriva a turbare l’equilibrio familiare di Lalla Romano e la scrittrice, in Inseparabile, la racconta con la sua prosa poetica, intrisa di realismo, riflessioni filosofiche e magia.
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Inseparabile: un ritratto di sentimenti - Giulia Persico del Master Editoria di Pavia
- Divi che leggono: «Inseparabile» di Lalla Romano - «Diva e Donna» (156,03 kB)
Presentazioni del libro
20 . 03 . 2017
Evento
Lalla Romano: il ritorno di una grande scrittrice - lunedì 20 marzo
Lunedì 20 marzo ore 18,00 Centro Studi Piemontesi - Via Ottavio Revel, 15 Torino Lalla Romano: il ritorno di una grande scrittrice «Ci sono ritorn...