Il libro
Jerry delle Isole, un terrier irlandese dal manto fulvo e dall’animo intrepido, è il protagonista di questo romanzo di Jack London, pubblicato nel 1917, un anno prima della sua prematura scomparsa. Un cane è dunque di nuovo al centro della narrazione, come già nei più noti Il richiamo della foresta e Zanna Bianca. Tuttavia, l’ambientazione è del tutto diversa: non ci troviamo nello Yukon o nel Klondike, ma nel Pacifico del Sud a inizio ’900.
Jerry delle Isole è infatti un affresco avventuroso dell’arcipelago melanesiano, le cui acque sono solcate da navi occidentali, impegnate nella tratta dei neri, e le cui isole, selvagge e piene di insidie, sono abitate da tribù di cannibali cacciatori di teste. Ma la storia di Jerry trasporterà il lettore attraverso due universi, contigui e distanti allo stesso tempo: quello umano, pieno di intrighi, faide e razzismo; e quello canino, dominato da sentimenti puri quali l’amore, la fedeltà e il coraggio.