Leni Riefenstahl

La regista di Hitler

Jérôme Bimbenet

Collana Le Comete

  • Pubblicazione: 15 giugno 2017
  • Pagine: 376
  • Formato: 14x21
  • ISBN: 9788867086795
  • Traduzione: Franca Genta Bonelli
  • prezzo: € 29,00
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Il libro

Ballerina, celebrata attrice di film di montagna, regista rivoluzionaria, straordinaria fotografa, Leni Riefenstahl (1902-2003) commise il grave errore di mettersi al servizio del nazismo. Nel 1932, l’incontro con Adolf Hitler cambiò il suo destino. Tra lei e il Führer fu un colpo di fulmine.
Nel 1934, accettò di dirigere il film del Congresso del Partito Nazista a Norimberga, Il trionfo della volontà (Der Sieg des Glaubens), archetipo delle pellicole di propaganda, mentre due anni dopo firmò il film-documentario Olympia sui Giochi Olimpici di Berlino, che divenne un successo mondiale. Poi la fine della guerra e la caduta del Reich: Leni Riefenstahl sfuggì alla denazificazione, ma divenne oggetto di odio o, quantomeno, di sospetto.

Tuttavia grandi registi quali Steven Spielberg e George Lucas hanno riconosciuto di averne subito l’influenza. Ma chi fu davvero «la regista del Führer»?

Quanto fu consapevole degli orrori del nazismo? Quanto ne fu complice?
E quale deve essere la relazione tra arte e politica, tra estetica e morale?

Questa biografia ci restituisce la complessità di un’artista controversa, nella cui opera il senso del bello e la retorica del potere si combinano per dar vita a quel meccanismo perverso che è riuscito ad ammaliare una nazione e che ancora oggi esercita un fascino indecifrabile.